Ricerca genetica

A partire dal 1991 in seguito ad un accordo tra WSAVA (World Small Animal Veterinary Associations) IEWG, FCI (Federazione Cinologica Internazionale) e Kannel Clubs si è dato inizio ad un programma di controllo della displasia del gomito proponendo uno schema di prevenzione e ricerca a livello internazionale.

La valutazione delle radiografie è effettuata in modo da raccogliere dati accessibili a ricercatori ed allevatori al fine di selezionare gli esemplari più adatti a migliorare la razza. Lo screening radiografico deve essere effettuato con metodica standardizzata a non meno di 12 mesi di età su entrambi i gomiti ; il cane deve essere opportunamente identificato e le radiografie corrispondenti corredate di giudizio devono anch’ esse essere identificate e archiviate per almeno 10 anni.

La presenza di una o più patologie primarie ( UAP - FCP - OCD - INC ), di sofferenza ossea (osteo sclerosi subtrocleare) o di segni più o meno evidenti di artrosi (osteofiti di dimensioni variabili da 1 a più di 5 mm.) nelle 7 posizioni ben definite dell’ articolazione sono da ritenersi gli elementi che consentono al lettore di formulare il giudizio sulla presenza o meno della patologia e sull’ eventuale livello di gravità (grado 0 - 1 - 2 - 3) 

LA RICERCA IN EUROPA

In quasi tutte le nazioni Europee è stato attivato un programma di controllo della displasia del gomito con risultati incoraggianti.

Esempio molto significativo mi sembra essere quello svedese poiché in tale nazione è consuetudine assicurare i cani per le cure veterinarie. Il “rischio di razza” relativo a prestazioni veterinarie correlate a patologie del gomito è considerato doppio nelle razze Chow Chow, Rottweiler, S. Bernardo, Bovaro del Bernese rispetto a quello calcolato per il Pastore Tedesco, Golden e Labrador Retriever, pur se ritenute razze a rischio. Dai dati dell’ assicurazione si può inoltre rilevare che il maggior numero di interventi per risarcimento viene richiesto in cani di età inferiore ai due anni e che nei soggetti maschi è doppio rispetto alle femmine.

Da quando però è iniziato un programma sistematico di controllo dei riproduttori per la displasia del gomito il coefficiente di rischio di alcune razze è diminuito in quanto è diminuita in modo significativo l’ incidenza della patologia.

Nella razza BERNESE la presenza di ED nei cani nati nel 1980 era superiore al 54% ; nei cani nati nel 1995 è stata del 28%. Nei ROTTWEILERS nello stesso periodo si è passati dal 50% al 39%.

Nel PASTORE TEDESCO viene controllato solo il 50% della popolazione (per HD - displasia dell’ anca - da lungo tempo, per ED solo da 5 anni). La presenza di HD è passata dal 33% del 1976 al 20% del 1992 mentre i dati relativi alla presenza di ED non sono significativamente mutati tra il 1988 e il 1995.

Ciò dimostra che il successo sulla riduzione di HD e ED è strettamente correlato alla estensione del programma di controllo dei riproduttori e della progenie ; si ritiene altresì importante per favorire il miglioramento genetico delle razze la possibilità di accedere a registri internazionali aperti. La certificazione dei riproduttori per HD e per ED si auspica avvenga in contemporanea consci del fatto che essendo l’ indice di ereditarietà più alto per ED si potranno ottenere risultati più brillanti nel controllo di questa patologia in tempi relativamente brevi.